fbpx

SEO: che cos’è e a cosa serve usarla per il Sito Web

Con il termine SEO, che è un acronimo e significa Search Engine Optimization, si racchiudono tutte le best practice necessarie ad ottenere una veloce indicizzazione ed un miglior posizionamento di un sito web, con l’obiettivo di essere considerato meglio dai motori di ricerca come Google e Bing, e ottenere più visite, più autorevolezza o più fatturato: da questo si può inoltre dire che la SEO sia una branchia del Marketing.

Che cos’è la SEO?

che cos'è la seo e a cosa serve?

Per arrivare al suo scopo, la SEO racchiude numerose discipline e specializzazioni spesso anche molto distanti fra di loro, ma padroneggiandole tutte è possibile diventare un bravissimo ed autonomo Seo Specialist, capace di far scavalcare velocemente al sito web la Serp del motore di ricerca.

Oggi il Seo Specialist può avvalersi di diversi strumenti e software che lo aiutano molto a prendere decisioni più ponderate che impattino positivamente il sito web: qui una lista di tools per la SEO, gratuiti e a pagamento, in continua crescita.

Per comprendere meglio il perchè sia di vitale importanza, bisogna avere in mente cosa muove (e in che maniera) i motori di ricerca e le persone, sempre più affamate e sempre più pretenziose in termini di qualità di informazioni.

CHE COS’É UN MOTORE DI RICERCA?

Un Motore di Ricerca è un servizio liberamente accessibile che scandaglia Internet alla ricerca di nuovi siti web (ma ripassa spesso anche sui vecchi) e che tecnicamente, lo fa utilizzando un Crawler, chiamato anche Spider o Robot, che è un “rastrello” sotto forma di software: Google, Bing e Yandex sono oggi i tre principali motori di ricerca del pianeta, ma ne esistono moltissimi altri di minor importanza che eseguono le stesse azioni ogni giorno.

Questi software entrano molto velocemente sui siti web dell’intero pianeta, in maniera anche piuttosto costante, con l’obiettivo di leggere cosa si trova nelle sue pagine e recuperare le informazioni importanti che ne rappresentano un riassunto, basato sul contenuto che trova all’interno: articoli, post, blog, portfolio, pagine, guide, video, immagini, podcast, pdf, qualsiasi informazione liberamente accessibile, lo spider le legge e ne salva le informazioni che ritiene importanti nel database del proprio motore di ricerca che dovrebbe quindi avere, approssimativamente, un indice di tutti i siti web presenti su Internet.

Il lavoro successivo di un motore di ricerca è di catalogare e ordinare queste informazioni grezze, cercare di dargli un valore che sia quantificabile per trovare quali sono i siti web più affidabili, autorevoli, con la migliore esperienza possibile (approfondisci l’argomento con Google EAT) e che rispondano realmente ai bisogni delle persone in maniera veloce, unica e più semplice possibile.

che cos'è un motore di ricerca, come funziona uno spider e come le persone cercano risposte

COME VIENE UTILIZZATO UN MOTORE DI RICERCA DALLE PERSONE?

Tutte le persone sul pianeta terra che vivono la propria vita quotidiana, si imbattono spesso in ostacoli, problemi e dubbi che hanno la necessità di risolvere. Tendenzialmente tutto si può racchiudere in una domanda che risponda alla specifica necessità, che viene quindi risolta ponendola ad una figura autorevole e di cui ci si fida, ed è qui che entrano in gioco i motori di ricerca.

La qualità dei risultati di ricerca è un fattore molto importante per il motore di ricerca stesso, perchè se le persone non ottengono subito la miglior risposta per la propria domanda, saranno costrette a navigare su più siti web per arrivare a ciò che vogliono leggere, con una conseguente perdita di tempo e una percezione negativa del servizio offerto da motore di ricerca che nel tempo, potrebbe divenire meno utilizzato. E questo è un male da evitare.

Quindi per offrire la miglior risposta, il motore di ricerca è obbligato ad essere sempre in costante e continua ricerca di nuovi siti, con nuove pagine al loro interno che rispondano in maniera sempre più qualitativamente migliore ai problemi delle persone.

QUANTE RICERCHE VENGONO FATTE SU GOOGLE OGNI SECONDO?

Per capire la portata della quantità di ricerche che ogni secondo i server di Google gestisce, e quindi delle opportunità che ti stai perdendo ogni secondo senza un sito web ottimizzato SEO, ti mostro alcuni numeri:

  • Google nel 2019 è stato visitato 62.190.000.000 volte (62 miliardi di volte), per farti un paragone considera che quando un sito web è visitato 1 milione di volte è già un ottimo risultato
  • Google nel 2019 ha processato 3.500.000.000 di ricerche ogni singolo giorno (3 miliardi e mezzo di ricerche)
  • Basandoci sul dato precedente, possiamo stimare che ogni singolo secondo, Google nel 2019 ha processato 40.000 ricerche effettuate dai visitatori, per farti un paragone nel 1998 Google elaborava 10.000 richieste dei visitatori al giorno.

Riesci a comprendere la portata dell’enorme quantità di ricerche che vengono fatte sui motori di ricerca?

COME FUNZIONA LA SEO PER I RISULTATI DEL MOTORE DI RICERCA?

Come avrai capito leggendo qui sopra, il motore di ricerca vuole fare in modo che le persone ottengano subito le risposte ai propri problemi, senza la necessità di dover premere il tasto “in dietro” per tornare sui risultati e provare un altro sito web: è qui che si genera la necessità di ottimizzare i siti web per la SEO, perchè sono solo i primi 3 risultati mostrati dal motore di ricerca, ad essere tipicamente i più cliccati e già dalla quarta posizione, i numeri sulle visite scendono drasticamente. Senza parlare poi della seconda pagina dei risultati mostrati che è considerata a tal punto un oblio, che si è persino creata la battuta che “se vuoi nascondere un cadavere, lascialo nella seconda pagina di Google perchè nessuno ci va mai

La SEO e tutte le sue regole quindi hanno l’arduo compito di ottimizzare il sito web e le sue pagine con l’obiettivo di superare gli altri siti che il motore di ricerca ha scandagliato, per offrire una migliore risposta ai bisogni, essere fra i primi 3 risultati e avere così più visitatori.

Le parole importanti della SEO

Il campo della SEO è sotto molti aspetti un ambiente tecnico, ricco di problemi da gestire legati a servizi esterni che non sotto il nostro controllo e problemi invece interni che possono esser legati ad aspetti sistemistici del server o aspetti di copywriting che riguardano il testo delle pagine.

Per questo avere ben chiari i termini che riguardano questo mondo, è molto importante e ti tiene lontano da errori.

  • Serp: è molto banalmente il termine tecnico che identifica la lista dei siti web che compare sul motore di ricerca, quando cercate qualche cosa, ed è l’acronimo di Search Engine Result Page.
  • Indicizzazione: è l’operazione che esegue il motore di ricerca, quando viene a fare visita sul tuo sito web per segnarsi le informazioni che lo rappresentano. Una pagina del sito è tipicamente indicizzata quando è possibile vederla fra i risultati di ricerca.
  • Posizionamento: il posizionamento è sostanzialmente il numero in classifica che il motore di ricerca assegna alla pagina del tuo sito web. Si può quindi dire che un sito viene posizionato dopo essere stato indicizzato, anche se a volte si fa una terribile confusione sui termini. La SEO cerca di migliorare il posizionamento del tuo sito web.
  • Black Hat SEO: il Black Hat, termine mutuato dalla sicurezza informatica, è un hacker con intenti malevoli, e nella SEO sta a indicare tutta quella serie di pratiche poco lecite con l’intento di manipolare truffadinalmente i risultati di ricerca per migliorare il posizionamento del proprio sito web. Sono pratiche illecite utilizzate fino a qualche anno fa ma che repentinamente i motori di ricerca hanno vietato, penalizzando pesantemente chi le pratica.
  • Penalizzazioni: benchè il tuo sito web possa essere indicizzato e posizionato, è passibile di penalizzazioni limitate ad una retrocessione in SERP o, nella peggiore delle ipotesi, eliminazione dall’indicizzazione, che spesso sono derivanti da attività lecite ed illecite (le Black Hat) come:
    • Cambio di algoritmo del motore di ricerca
    • Spam o categorie illecite presenti nelle tue pagine
    • Sito web hackerato e malware presenti sul tuo sito
    • Link building scadente e proveniente da siti di bassa qualità
    • Cloacking per mostrare contenuti diversi in base allo User Agent
    • Contenuti duplicati
  • Link building: si tratta di una pratica da applicare al tuo sito web con lo scopo (e la speranza) di ottenere che altri siti web esterni al tuo e non di tua proprietà, creino un contenuto che includa un link alla tua pagina come una sorta di approfondimento all’argomento trattato. É uno dei fattori che migliorano il posizionamento del tuo sito secondo i motori di ricerca, perchè linkare un altro sito esterno è un gesto di estrema fiducia che viene valutato molto positivamente durante il posizionamento.
  • Seo On-Page: è il termine che racchiude tutte le best practice da attuare sul proprio sito web per evidenziare e migliorare le informazioni importanti della singola pagina, così che quando lo Spider del motore di ricerca arriverà, avrà ben chiaro fin da subito di che cosa parla, rendendo l’indicizzazione più semplice e ottenere un posizionamento migliore.
  • Seo Off-Page: si tratta di tutte le pratiche da attuare esternamente al proprio sito web, come ad esempio la Link Building descritta qui sopra, sempre con l’obiettivo di migliorare il posizionamento.
  • Crawling Budget: è la quantità di tempo e risorse che lo Spider del motore di ricerca dedica al tuo sito web per capire di cosa parlano loe tue pagine e va preservato ed ottimizzato il più possibile.

Che cosa sono le regole White Hat Seo?

A differenza della Black Hat Seo, le regole White Hat Seo racchiudono tutte le procedure di ottimizzazione del sito web, ben accettate e ben viste dai motori di ricerca. Quello che fa realmente la differenza fra le due tecniche è l’etica con cui si opera, perchè nella White Hat Seo la cosa importante che viene prima di ogni altra attività è il visitatore, che diventa il faro su cui puntare per una corretta attività di informazione e il motivo principale per cui deciderà di aprire il tuo sito web.

Se scrivi gli articoli del tuo sito web con l’unico scopo di “fregare” o “aggirare” i motori di ricerca, otterrai scarsi risultati e rientrerai nella zona oscura che qualsiasi motore di ricerca vieta categoricamente nei propri termini di utilizzo: Google ad esempio, con gli algoritmi Penguin e Panda, ne è stato un valido esempio di quanta energia ponga nel cercare contenuti sempre più naturali, originali e che rispondano al meglio alle esigenze degli utenti che ricercano soluzioni ai propri problemi.

Penalizzazioni o deindicizzazione dai motori di ricerca

I motori di ricerca sono molto attenti ad evitare di mandare i propri utenti su sito web di scarsa qualità, hackerati o che eseguono comportamenti illeciti: il risultato di tutta questa attenzione sono appunto le penalizzazioni o nel peggiore dei casi, la deindicizzazione del sito.

Quando avviene una azione estrema di questo tipo, è proprio perchè ti sei comportato male e per molto tempo, reiterando inoltre la cattiva azione.

Ad esempio, mi capitò molti anni fa di aver gestito il problema SEO di un cliente che scomparve completamente ed improvvisamente da un giorno all’altro dal motore di ricerca: in quel particolare caso, Google. Andando ad analizzare il sito web sembrava che gli elementi onsite fossero tutti corretti, fino a quando non scoprì che l’azienda utilizzava la sua casella di posta elettronica per inviare a migliaia di persone le newsletter che nel tempo, fu così considerata come un dominio che faceva spam e quindi Google non aveva apprezzato la cosa, deindicizzando completamente il dominio: il sito web era completamente sparito!

Anche la Cannibalizzazione SEO è sotto molti punti di vista una penalizzazione: quando possiedi sul tuo sito web una o più pagine con la stessa Search Intent (cosa che non dovrebbe mai avvenire) il motore di ricerca spesso ti “punisce”.

Seo Copywriter: che cos’è e a cosa serve?

Come ho trovato indicato sulla bibbia della SEO, The Art of Seo (libro da avere assolutamente!), un Seo Copywriter è un concetto logicamente scorretto per quanto sia corretto tecnicamente pensare di averne uno.
Mi spiego meglio.

Quando si scrive un nuovo contenuto sul sito web, la prima cosa da fare è avere ben chiaro in mente quale argomento e quali keyword utilizzare, ma per arrivare a questo sarà il SEO che analizzerà i dati, le Serp e i suoi strumenti professionali per trovare le migliori.

Fatto questo, il Copywriter genererà il contenuto da pubblicare sul sito web, inserendo gli approfondimenti e tutte le nozioni sull’argomento da trattare, in parte provenienti dalle ricerche e dalla conoscenza del Copywriter sull’argomento, in parte dalle nozioni che il cliente (il proprietario dell’azienda) ha comunicato e in parte dai risultati dell’analisi che ha fatto il Seo.

Una volta pubblicato il contenuto che può essere un post, una news, un articolo, un editoriale o magari anche un video a supporto di un testo, la responsabilità torna in mano al Seo Specialist che dovrà monitorare l’andamento del contenuto sui motori di ricerca, controllarne l’indicizzazione e il posizionamento. Nel tempo poi, un altro importante verifica che il Seo dovrà fare è di trovare eventuali keyword per cui i motori di ricerca identificano valida quella particolare pagina, ma che non sono presenti all’interno del testo, segno che tipicamente si può ottenere un balzo positivo verso l’alto in Serp.

Quindi il Seo e il Copywriter sono due figure tipicamente ben distinte che svolgono compiti diversi e verticali, ed è per questo che è logicamente errato parlare della figura professionale di Seo Copywriter, ma avere entrambe in una persona sola è senza ombra di dubbio un buon vantaggio per il progetto digitale che l’azienda sta portando avanti.

La Seo e il Marketing

Se sei arrivato a leggere fino a qui, a questo punto ti starai chiedendo che cosa ha a che fare la SEO e il Marketing, a cui ho accennato nel primo paragrafo.

Il pensiero di una persona che decide di acquistare una qualsiasi cosa, sia esso un prodotto o un servizio, parte sempre da uno stimolo esterno.

  • Tua moglie fa notare che vivete in quella casa da 10 anni e sarebbe ora di imbiancare i muri, e questo stimolo ti fa salire (oltre allo sconforto) la necessità di trovare un imbianchino
  • Gli amici ti fanno notare che il motore della tua auto fa uno strano rumore, così vai alla ricerca di un meccanico
  • Quando accendi il tuo computer è lentissimo ad aprirsi, quindi necessiti di un tecnico di computer

Questi esempi banali, rappresentano benissimo il concetto di stimolo esterno che porta ad una condizione di avere maggiori informazioni perchè si è consapevoli di avere un problema da risolvere: in questo caso si parla di domanda consapevole, perchè la persona è cosciente della propria necessità.

Ma il percorso di un essere umano che porta ad un acquisto può variare molto, sia nella consapevolezza, che nell’esecuzione: ad esempio non è detto che tutte le persone accedano ad internet per prendere una decisione, ma oggi con la comodità di uno smartphone sempre in tasca, è senz’altro più probabile.

Può benissimo capitare di vedere un annuncio pubblicitario in televisione, su Facebook o su qualche sito web sotto forma di banner, che fa scattare in noi la domanda latente, quell’angolo remoto della nostra mente, sopita e in attesa di essere riattivata. L’immagine, il titolo o il testo di quella sponsorizzazione serve ad attivare una necessità disattivata fino a quel momento, portandoci a volerne sapere di più e avere così maggiori informazioni a riguardo per poi magari, acquistare

In entrambi i casi, noterai come sia l’informazione, l’elemento che accomuna la domanda consapevole e la domanda latente e da anni oramai, il modo più veloce, semplice ed affidabile di ottenerle è di ricercarle sui motori di ricerca che diventa così parte integrante della Customer Journey, che porta dalla domanda all’acquisto.

Ma non finisce qui, perchè persino nel post vendita, i motori di ricerca diventano un elemento centrale nella strategia di marketing, perchè il cliente può avere problemi, può voler lasciare una recensione o può voler riacquistare il prodotto.

In ogni fase, la ricerca su un motore di ricerca è parte integrante nella scelta e nell’azione e capisci quindi quanto la SEO e il Marketing siano due fattori estremamente legati tra di loro e che essere presente nella SERP del motore di ricerca nel modo giusto, nel momento giusto e con il giusto contenuto, sia molto importante per il tuo business, i tuoi affari e il tuo fatturato.

Che risultati si possono ottenere grazie alla SEO?

Con milioni di ricerche ogni secondo fatte sui motori di ricerca per le più differenti categorie e con le più diverse keyword, comprendi bene quanto sia un vantaggio enorme essere presente su Internet con il tuo sito web, scansare la concorrenza e scalare la Serp per intercettare i bisogni delle persone, offrire il proprio prodotto ed incrementare il fatturato.

Il sito web se realizzato in maniera corretta e quando è ottimizzato per la SEO, è capace di portarti grandi risultati economici, una volta analizzato e compreso come il tuo target di cliente ricerca ed usa le keyword sui motori di ricerca.

Per capire meglio che risultati si possono ottenere grazie alla SEO, è importante capire che tipo di traffico si vuole attirare perchè è con questa scelta che si ha un obiettivo specifico che trascinerà le strategie SEO.

  • SEO per il traffico: se il tuo guadagno lo hai direttamente dal traffico generato verso le pagine del tuo sito web utilizzando ad esempio Google Adsense o link affiliati, allora la strategia da adottare sarà di ricercare le migliori keyword a coda lunga per la creazione di contenuti che invoglino i visitatori a cliccarci sopra, senza la necessità di dover convertire il visitatore in un lead richiedendogli i dati personali.
  • SEO per gli ecommerce: è una delle tipologie più difficili da realizzare in maniera seria e professionale, ma che è allo tesso tempo di qualità estremamente più elevata perchè già mirata direttamente all’acquisto o all’informarsi prima di fare un acquisto. Avere il tuo ecommerce professionale per vendere i tuoi prodotti o i tuoi servizi, è un buon metodo per aprire il tuo negozio digitale al mondo.
  • SEO per il brand: essere riconosciuti è per le vendite di un’azienda un fattore importante che porta ad un aumento della percezione della qualità, più fiducia e quindi più vendite. Scrivere quindi articoli ottimizzati SEO sul sito web o sul blog aziendale, è un buon modo per essere presenti fra le prime posizioni in SERP ed essere così visti e cliccati, così che i visitatori iniziano a famigliarizzare con la tua azienda, i tuoi prodotti e i tuoi servizi, per poi passare ad un acquisto quando ne avrà la necessità.
  • SEO per la reputazione: non tutti gli sforzi che si mettono online, devono avere uno scopo puramente economico perchè in taluni casi la SEO può servire come elemento per salvaguardare l’azienda e il proprio brand da risultati negativi in SERP, ricercando sui motori di ricerca. Prova a pensare se ricercando il tuo brand su Google, i primi risultati fossero di feedback negativi: sarebbe un bel danno di immagine che brucerebbe ogni investimento fatto, e la tua presenza ottimizzata per uscire fa i primi risultati, ti mette al riparo da questa eventualità dannosa.
  • SEO per il local: le piccole attività commerciali come i negozi o le aziende di medie dimensioni possono beneficiare della SEO per i risultati locali. Sono numerose le persone che ricercano un particolare servizio e i motori di ricerca tracciandone la posizione, possono proporre loro dei risultati specifici nella loro zona geografica così da offrire un servizio migliore, ma se il tuo sito web non è ottimizzato SEO tutto questo non può avvenire lasciando spazio alla concorrenza.

Lascia un commento