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Chiudere l’azienda, perchè il prodotto non ha preso il mercato: il caso Segway

Siamo nell’era dei monopattini, è un dato di fatto: i governi stanno correndo per rendere questi mezzi per la mobilità personale, dei veicoli che devono rispettare regole e codici della strada.

Ma in questo mercato in fermento, l’inventore del Segway ha deciso di chiuderne la produzione.

Sto leggendo su Forbes che questo iconico monopattino autobilanciato caratterizzato da delle ruote molto grosse e chiamato appunto, Segway, sta chiudendo la produzione nelle sue fabbriche di Bedford, nel New Hampshire in Inghilterra, lasciando a casa tutti i 21 dipendenti degli stabilimenti.

Le aziende vanno e vengono, dove sta la notizia? Il punto del discorso è:

come è possibile che un prodotto di una categoria che sta emergendo prepotentemente, possa decidere di chiudere baracca e burattini?

La ricerca di Segway su Google

segway su google trends dal 2015 al 2020

Viene quindi da chiedermi perchè un’azienda che dovrebbe essere in fermento e crescere con costanza, decida una cosa simile. Mi sono andato a vedere quindi il trend di ricerca su Google, negli ultimi 5 anni.

Analizzando il grafico, c’è da dire che l’interesse per questo apparecchio è calata molto negli ultimi anni ed effettivamente non ha mai preso piede in maniera seria da renderlo un must-have per la massa, forse anche per via del prezzo che può superare facilmente i 6.000€.

nel film il superpoliziotto del supermercato, viene utiizzato un monopattino segway

Nella mente questo apparecchio lo ricordo unicamente per un film comico, “Il superpoliziotto del supermercato” con Kevin James, che gira per il centro commerciale proprio sul Segway e, a dirla tutta, non mi stupisce questo ricordo visto che il prodotto ha avuto più presa proprio nella nicchia della sicurezza, persino negli aereoporti.

Ma per quanto la popolazione indichi il Segway come una delle invenzioni più creative del 21° secolo, ha dichiarato Judy Cai presidente di Segway, non avendo bucato il mercato si è optato per la chiusura. E non solo la trovo una decisione corretta, ma anche molto lungimirante.

Chiudi l’attività commerciale quando sei ancora in tempo

Decidere di chiudere un’attività commerciale, non è semplice.

Lasciare a casa i dipendenti e le relative famiglie, non credo sia una mossa che si possa fare a cuor leggero, anche se sei una multinazionale, senza contare l’impatto comunicativo che una cosa di questo tipo può generare.

Ma portare avanti allo sfinimento la tua idea che non ha decollato, solo perchè la consideri come un figlio e non vuoi lasciarlo morire, è una mossa deleteria e stupida. Avere dati da analizzare per capire come le cose vanno realmente è il primo passo verso una qualità aziendale che sia capace di sostenersi ed evolvere, così da sistemare i fattori che appesantiscono il successo o crearne di nuovi, capaci di migliorare l’idea iniziale.

Si perchè, a mio avviso, andare sempre dritti per la propria strada senza analizzare ciò che si ha fatto, solo perchè si ha il pensiero di aver fatto bene, è stupido.

Mai farsi accecare dall’orgoglio di aver sempre fatto tutto alla perfezione! Non si cresce e si fanno sbagli madornali!

Quindi la notizia che Segway chiude, se da una parte mi stupisce per via del settore che sta crescendo, dall’altra la comprendo e la apprezzo perchè significa che chi sta al comando ha una visione soggettiva sul quadro generale di come le cose devono essere fatte, per funzionare.

fonte dello spunto: forbes.it

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