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Video, News e Idee sul Web Marketing per le attività commerciali

Blog di Web Marketing, Seo e Business

come sfruttare il costo dei 2 centesimi a sacchetto della frutta

Come sfruttare l’indignazione sui sacchetti della frutta a pagamento

La popolazione è insorta sui social, indignata per il costo dei sacchetti della frutta resi a pagamento dal 1 Gennaio 2018 e tu, bravo imprenditore, devi essere capace di sfruttare questo stato di fastidio a tuo vantaggio, raccogliendo i clienti incazzati. In questo post con video, ti spiego in 3 punti cosa fare per i sacchetti biodegradabili.

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5 buoni motivi per non licenziarti e non aprire partita iva

5 buoni motivi per non licenziarsi e non aprire un’azienda

Prima di capire pregi e difetti di licenziarsi dal proprio posto di lavoro per fare fortuna aprendo la propria azienda, ci tengo a spiegarti perchè non è il caso che tu lo faccia. E’ troppo facile vedere solo le cose belle di questo importante passo, che è necessario fare con i dovuti ragionamenti in particolar modo nell’epoca storica in cui ci troviamo.

Non è più come negli anni 80 in cui bastava aprire qualsiasi buco di attività per fare del denaro, in cui la pressione fiscale era decente e tutti mangiavano e bevevano allegramente: le cose sono cambiate e di molto, se non inizi a cambiare mentalità prima ancora di avere quell’undicina di numeri consecutivi e un conto aperto con l’agenzia delle entrate, farai poca strada.

C’è chi è portato, e chi no

Dopo quasi 10 anni di attività, mi permetto di tirare le somme e poter dire cosa è opportuno essere/diventare per licenziarsi e incontrare il vostro miglior nuovo amico: il commercialista.

La lista l’ho simpaticamente divisa in 5 punti impostati a classifica, dal meno importante all’essenziale: guarda il video per scoprire quali sono ma, se hai voglia di leggere, eccoteli qui proposti:

  • 5. Se non sei capace di indebitarti: è molto facile indebitarsi con la propria azienda, vuoi con la banca, i fornitori, l’agenzia delle entrate o equitalia; roba da levarti il sonno se non sei in grado di gestire uno stress simile.
  • 4. Se vuoi rimanere con uno o due clienti: inizialmente partiamo tutti con un cliente solo, che tipicamente è lo stesso che ti consiglia di fare il passo per suo vantaggio personale, ma se non hai lo spirito di allargarti finirai per far divenire la tua impresa un costo invece di un investimento.
  • 3. Se sei un “lamentone”: essere propositivi alle avversità di tutti i giorni che la vita ti propone è essenziale per saper affrontare le problematiche con i clienti.
  • 2. Se sei sempre perfetto: credi di far sempre le cose giuste e trovi sempre qualcun’altro a cui dare la colpa quando le cose non vanno? Ottima notizia, rimani pure un dipendente e lascia stare l’idea di aprire la tua attività.
  • 1. Se ti sei ritrovato nei quattro punti precedenti: leggendo queste righe o guardando il video ti dicevi “ok, non sono così” hai un serio problema di auto-analisi. Tutti inizialmente cadono in almeno uno dei 4 punti esposti, ma se pensi di essere impeccabile e di non ricadere in nessuna delle note, hai un grave problema di auto-critica.

Questi sono i miei personalissimi punti dettati dalla mia esperienza: hai i tuoi punti e vuoi condividerli con le altre persone? Scrivi nei commenti cosa ti frulla per la testa, dai il tuo contributo a chi, come te, deve decidere se fare questo importante passo.

Come sfruttare l’ignoranza dei clienti per aumentare il fatturato

Non possiamo avere la presunzione di sapere tutto: l’ignoranza di clienti e professionisti nella maggior parte dei settori e categorie di interesse, è la normalità. Ma voglio utilizzare il termine ignoranza, nel senso letterario: non avere la conoscenza in alcune o molte branche della conoscenza. L’ignorante è colui che non conosce qualche cosa, eliminando il significato dispregiativo che nei discorsi comuni di tutti i giorni, si applica.

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La Puglia fa una serie di errori per generare fatturato e clienti

Puglia, errori al museo del Vino a Manduria

La Puglia è una regione incredibile, ricca di arte, ricolma di cultura il tutto annaffiato con dell’ottimo vino e dell’incredibile cibo. Negli ultimi anni abbiamo visto aumentare notevolmente l’affluenza estiva verso questa parte d’Italia, sia da stranieri attirati dalle sue meraviglie uniche al mondo, sia da Italiani che cercano vacanze locali e a costi contenuti. La mia famiglia, dalla parte di mio papà, proveniene da Alberobello: incredibile paese dichiarato patrimonio dell’umanità grazie ai suoi singolari Trulli che, ancora oggi, richiamano migliaia di visitatori da ogni parte del mondo, tutto l’anno.

Eppure, non è tutto oro quello che luccica.

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Dire no ad un cliente

Dire di no ad un cliente ti aiuta a trovare il tuo perfetto target di clienti

Sembra un pazzia per alcuni, secondo me invece dire di no a un cliente aiuta a lavorare e vivere meglio.

Dire di no a un cliente ha diversi significati:

Puoi intenderlo come negare alcune richieste che ti vengono fatte, perchè le ritieni deleterie o non fattibili, quindi cerchi di evitare che il cliente, potenzialmente, “si scotti” oppure potrebbe significare di non voler più lavorare con lui perchè si hanno preso due strade professionali differenti e quindi il vostro operato non è più corretto per lui.

Personalmente parlando, dire di NO a un cliente significa semplicemente poter allontanare chi mi fa fare un cattivo lavoro che in un futuro potrebbe tramutarsi in un cattivo feedback per me: se una persona vedendo un sito pessimo, sapesse che è stato sviluppato dalla mia azienda, risulterebbe una cattivissima pubblicità.

Ode ai NO

Ben vengano quindi i NO e ben vengano i clienti che fanno richieste assurde, perchè mi fanno capire una negazione dopo l’altra, la strada che voglio prendere per la mia azienda e fare pulizia naturale di tutti quei clienti che non sono nel mio target.

Quante volte, magari tornando a casa alle 22 di sera la domenica dopo una giornata di lavoro extra, vi è passato in testa il pensiero “se non avessi accettato quel cliente…”? Sono queste le situazioni che voglio evitare perchè il lavoro, prima del denaro, deve portare soddisfazioni e deve portare clienti che ti ringraziano per quanto hai fatto.

Se tu cliente, mi contatti perchè non sai fare qualche cosa, mi aspetto rispetto per la mia professionalità ed esperienza perchè se mi hai chiamato è perchè tu non sai come trovare una soluzione al tuo problema.

Il muro da imbiancare è il tuo, non il mio.

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Come rispondere ad una email di assistenza?

Sfrutta al massimo le email di richiesta informazioni e assistenza che arrivano dai tuoi clienti per aumentare il tuo fatturato.

La tua attività riceverà sicuramente molte richieste di informazioni o aiuto, da parte dei tuoi clienti o possibili clienti: prima di acquistare si chiama assistenza pre-vendita mentre dopo aver acquistato si chiama post-vendita.

Entrambe hanno un filo in comune che le lega: saper rispondere correttamente alla richiesta e sfruttarla a tuo favore.

Se un tuo cliente ti chiede informazioni circa il servizio che offri, magari domandandoti specifiche particolari non espressamente previste, prima di rispondergli con esito negativo o in malomodo, pensa a come poter sfruttare l’occasione.

Il cliente con il denaro in mano

Il cliente che ti contatta ha un bisogno che ritiene tu possa soddisfare, ha il denaro in mano ed è disposto a spendere: proponigli una soluzione alternativa o qualche cosa che il più si avvicina alla sua necessità. In questo modo non solo ti dimostrerai competente nel tuo lavoro, ma avrai la possibilità di incassare una cifra maggiore del previsto, proponendogli un servizio migliore e più nelle sue corde.

Sbattere la porta in faccia al cliente rispondendogli che “quello che chiede noi non lo facciamo” è il risultato di una cattiva gestione aziendale che si ripercuote poi sul fatturato: a nessuno piace lavorare con i saccenti e gli arroganti.

La situazione si complica ulteriormente se si ha a che fare con richieste tramite email, che non sono in grado di trasmettere l’emotività di una frase o il vero senso si una battuta: pensa molto bene cosa scrivere prima di premere un solo tasto sulla tastiera e premere invio all’email di risposta al tuo potenziale cliente.

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Nuovi clienti portano alla felicità?

Trovare nuovi clienti è il lavoro di Locotek, la mia azienda con posizione Varese, in zona Ippodromo.

In questa maniera i nostri clienti si ritrovano con un aumento del fatturato e un aumento di richieste di lavoro: aumenta la felicità.

I nostri clienti vedono un futuro migliore, meno complicato e più felice anche se non è tutto oro quello che luccica.

Non siamo abituati ad essere felici

Essere felici è più difficile di quello che pensiate sia per l’ansia da prestazione a cui può portare, sia per la paura di quello che le altre persone possono pensare di noi: essere felici non è contemplato per i tristi cronici, senza uno sbocco nella propria vita e senza la possibilità di assaggiare la vostra felicità acquisita che crea cattiva invidia.

L’ansia da prestazione personale può invece comparire quando pensi di non avere le capacità e le risorse per gestire tutte le richieste: è tipico sentirmi dire dalle attività commerciali frasi del tipo “e se poi vendo di più, come faccio?” oppure “ho paura di non poter gestire più clienti”.

Ragionamenti di questo tipo bloccano ogni tipo di iniziativa destinata ad una maggiore visibilità che porta, inesorabilmente, ad un maggior fatturato e quindi a maggiore felicità.

Ma è inutile cercare di portare il proprio concetto di felicità a tutti, perchè c’è chi è felice di rimanere nella propria infelicità, con i propri problemi e le pressioni psicologiche che deve affrontare tutti i giorni: è più facile rimanere incastrati dove si è, che tentare qualche cosa di nuovo e migliore, che porti ad una situazione più felice.

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